Che cos’è la grafologia?
La grafologia, nell’accezione comune, è lo studio della personalità attraverso la scrittura. Ma non solo. Può servire anche ad individuare situazioni di cambiamento a causa di stress, abuso di sostanze, problemi neurologici e quindi a prendere gli opportuni provvedimenti.
- Stress: si tratta di un campo molto ampio poiché dai mille fattori, può essere determinato da insoddisfazioni personali, problemi familiari, paure e fobie, preoccupazioni varie ecc…
- Abuso di sostanze: sotto l’effetto di sostanze la grafia cambia in varie modalità, poiché la scrittura è espressione della propria mente che in quel determinato momento risulta alterata.
- Problemi neurologici: in molti casi l’esame grafologico è risultato essere un campanello d’allarme per l’individuazione dell’inizio di problemi neurologici (segni di Alzheimer, ischemie ecc…).
- Altra fondaentale branca della grafologia è la verifica dell’identità di mano su testamenti, firme, lettere o biglietti anonimi e qualsiasi cosa riguardi una grafia di provenienza sconosciuta o dubbia.
TANIA AMADIO, Consulente tecnico grafologo Tel: 3494996912 Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La disabilità (o handicap) è la condizione di chi, in seguito a una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.
Il mondo della disabilità ha vissuto profonde trasformazioni in epoca contemporanea e, a partire dagli anni settanta del XX secolo, ha preso corpo un'azione di rinnovamento dei servizi e degli interventi a favore della persona con disabilità. Il cosiddetto processo d'inserimento dei portatori di handicap, oggetto delle politiche sociali di quegli anni è andato via via affinandosi, sino a diventare un processo d'integrazione. Inoltre, tra i termini inclusione sociale e integrazione sociale vi è una distinzione:
- L'inclusione sociale è la situazione in cui, in riferimento a una serie di aspetti che permettono agli individui di vivere secondo i propri valori, le proprie scelte, è possibile migliorare le proprie condizioni e rendere le differenze tra le persone e i gruppi socialmente accettabili.
- L'integrazione sociale è, invece, qualcosa di più profondo, come l'inserimento delle diverse identità in un unico contesto all'interno del quale non sia presente alcuna discriminazione. L'integrazione è intesa come il processo attraverso il quale il sistema acquista e soprattutto conserva un'unità strutturale e funzionale, mantenendo un equilibrio attraverso processi di cooperazione sociale e di coordinamento tra i ruoli e le istituzioni.
Quello di disabilità non è un concetto universale, ma molto spesso la sua definizione è legata al ricercatore e/o al tipo di ricerca che si sta effettuando.
Non esiste a livello internazionale un'univoca definizione del termine, anche se il concetto di disabilità è stato dibattuto in occasione della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, redigendo un documento finale approvato dall'Assemblea generale il 25 agosto 2006.